Dal 2000 Come Noi cofinanzia il progetto promosso dal MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) e da Mondi in città per facilitare l’ integrazione delle donne immigrate da paesi nordafricani di cultura islamica attraverso corsi di lingua italiana e percorsi di educazione alla cittadinanza.
Le donne possono portare i loro bambini in età prescolare per i quali è previsto il servizio di baby-sitting.
L’iniziativa è unica in Italia per la partecipazione delle donne di cultura arabo-islamica e coinvolge ogni anno oltre 300-350 donne e 120 bambini.
Un’occasione preziosa per le donne del Nord Africa di frequentare regolarmente, con l’approvazione dei mariti e senza separarsi dai bambini più piccoli, lezioni di apprendimento della lingua italiana (con possibilità di accedere all’esame di licenza media o di lingua A2 presso i CTP) e di intraprendere un percorso di conoscenza della cultura e delle leggi italiane, dei servizi sanitari, scolastici e di convivenza civile attraverso incontri con esperte, conversazioni guidate, visite alla città di Torino ed ai suoi servizi.
Le donne immigrate da paesi islamici sono una fascia di popolazione particolarmente debole: giunte generalmente in Italia per ricongiungimento familiare, difficilmente accedono a scuole di italiano per stranieri.
Per motivi culturali e familiari, non sono abituate a frequentare ambienti misti, non visti di buon occhio dai loro mariti, che in più non ritengono necessaria la loro alfabetizzazione in lingua italiana. Inoltre, essendo per lo più madri di famiglia, sono accompagnate da bambini in età prescolare che non sanno a chi affidare.
Noi crediamo invece che proprio l’essere donne e madri costituisca un grosso stimolo per aprire la propria mente e il proprio cuore alle possibilità e ai valori che vengono offerti dal paese in cui vivono e con cui esse stesse ed i figli sono chiamati a interagire.
Le attività si svolgono ad oggi in quattro sedi nei quartieri a più alto tasso d’immigrazione (Barriera di Milano, Porta Palazzo, San Donato, Lingotto). Operiamo in una Biblioteca Civica, in un oratorio e in due sedi di quartiere.
In oltre 20 anni più di 3500 donne nordafricane hanno trovato il coraggio di uscire di casa, con un percorso di crescita personale che ha permesso di abbattere diffidenze reciproche e costruire rapporti di fiducia e di collaborazione che le hanno aiutate a sentirsi cittadine consapevoli e attive, al punto che alcune di loro hanno iniziato a collaborare attivamente al progetto lavorando come mediatrici, educatrici o baby-sitter.
Fra il gruppo di lavoro e le iscritte si sono creati legami interpersonali corretti, affettuosi e continuativi che sono esempi di buon comportamento sociale e di vicinanza reciproca.
La nostra modalità di intervento è divenuta negli anni un modello seguito sia in Piemonte che in altre regioni italiane.
Dal 2022 è stato aperto anche un laboratorio interattivo per quaranta iscritte, scelte fra le allieve più volenterose delle quattro sedi. Saranno protagoniste delle seguenti attività: consolidamento dell’italiano parlato, scambio di racconti di vita, dibattiti su temi di attualità, approfondimento dell’uso dei media, organizzazione di laboratori di cucina, cucito, medicina naturale, disegno, ricamo, cura del corpo, uscite organizzate e visite collegate con le attività svolte.
Nei laboratori saranno sempre presenti due animatrici, e in alcuni casi si inviteranno esperti che possano rispondere agli interrogativi delle partecipanti.
Le attività sono gestite e animate con entusiasmo e competenza da un gruppo di lavoro, in gran parte volontarie, sia italiane che nordafricane fra insegnanti, mediatrici culturali, educatrici, baby-sitter.
Prosegue anche il percorso di cittadinanza che permette di conoscere i servizi che la città offre, le regole per una buona alimentazione, la cura della salute di mamme e bambini, l’organizzazione scolastica, l’educazione dei figli in terra di migrazione, la dignità e il ruolo della donna nella nostra società, i musei e i luoghi più significativi di Torino.